La cantata dei pastori - incontro conviviale, canti e filmato
Sabato 15 dicembre 1990 - Hotel Lido di Muggia
Serata conviviale
Intonazione di canti natalizi dei partecipanti tratti da
La Cantata dei pastori
di Roberto De Simone
Nuova Compagnia di Canto Popolare
(ed. EMI, 1977)
Durante la serata proiezione di un breve filmato
Organizzazione e coordinamento Giovanni Esposito
LA CANTATA DEI PASTORI
(EMI, 1977)
La storia è quella di Giuseppe e Maria che vagano per le campagne di Betlemme alla ricerca di un riparo, ostacolati dal perfido Belfegor e protetti dalla spada divina dell'arcangelo Gabriele. Ma il motore dell'azione drammatica è Razullo, scrivano partenopeo, capitato in quei sacri luoghi per il censimento voluto dall'Imperatore, costretto a mutare costumi e mestieri pur di placare la fame che lo perseguita.
Contrappuntando la fissità epica dei versi arcadici con la ritmicità fìgurativa del dialetto, il Perrucci crea un'opera dalla struttura multiforme che entra a far parte della tradizione orale. E il popolo se ne appropria, la arricchisce con le espressioni degli imbonitori di piazza, con monorimi giullareschi e doppi sensi, moltiplica i diavoli e s'inventa Sarchiapone, un compagno di lazzi licenziosi da affiancare a Razullo. Così, a dispetto dei censori di ogni tempo, La Cantata perde la sua funzione edificante trasformandosi in un «erotico accoppiamento tra il Bene e il Male».
In una presentazione ritmata da una lingua che gioca con tutta l'ironia e la musicalità del barocco, Roberto De Simone fa rivivere il Seicento napoletano in un quadro dai forti chiaroscuri caravaggeschi. Ma, soprattutto, ci restituisce l'originale perrucciano che molti studiosi, tra cui il Croce, avevano considerato irrimediabilmente perduto. Con un'accurata e intelligente scelta di documenti teatrali e letterari, l'autore segue nel corso dei secoli l'evoluzione della Cantata dei pastori. Uno spettacolo raccontato con il rigore dello studioso, la sensibilità dell'uomo di teatro, il gusto di uno spettatore divertito.