Spettacoli: Tammurriata in osmizza

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venerdì 14 giugno 2002, ore 20.30 - azienda agrituristica ŽIVEC - Colludrozza – Sgonico.

Tammurriata in osmizza

Incontro organizzato nello spirito culturale di due tradizioni agricole: quella della Tammurriata delle campagne napoletane e quella delle Osmizze del Carso triestino.

La felice combinazione è stata resa possibile per il concerto di Tammurriata, organizzato dal nostro sodalizio in collaborazione col Mediterraneo Folk Club di Trieste, che il complesso folk campano, La Paranza dell’Agro, ha tenuto a Trieste.

In un’osmizza sono stati ospitati i giovani elementi del complesso, già esibitosi a Trieste nel giugno del 2001. Un’occasione per ascoltare esecuzioni della migliore tradizione popolare della Campania:

Osmica nei dialetti sloveni significa ottavina o piccola ottava e osem, otto. Erano i giorni di apertura consentiti dal permesso rilasciato dal magistrato Civico. Già nel 1784 l'Imperatore aveva emanato un decreto che permetteva a chiunque «di vendere generi alimentari vino e mosto di frutta da lui stesso prodotti in tutti i periodi dell'anno, come quando ed ai prezzi da lui voluti». Ancor oggi, in base a tale privilegio, basta essere produttori di vino e comunicarlo al Comune, per poter aprire un'osmizza per otto giorni, o più spesso per un periodo multiplo di otto.

Ancor oggi, per sapere se un'osmizza è aperta, basta scoprire il tradizionale segnale indicatore, la frasca. Già durante l'Impero di Maria Teresa era stabilito che «tutti quelli che destineranno di vendere vino alla mentita o quelli che vogliono smaltire il prodotto delle proprie possessioni esistenti in questo territorio debbono appendere alla loro casa la solita frasca sotto pena di confiscazione».

continua


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