Spettacoli: La Paranza dell'Agro

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Trieste 2 giugno 2001, ore 20.30 - Centro Donna - Androna degli Orti, 4
Il Mediterraneo Folk Club, l’Associazione Culturale di Volontariato di Donne Luna e l’Altra e l'Associazione Culturale Amici del Caffè Gambrinus (ONLUS)

Organizzazione dello spettacolo
        

La Paranza dell'Agro in concerto
Concerto di Tammurriata

Un’occasione per ascoltare esecuzioni della migliore tradizione popolare della Campania:

  • fronne. Forme di canto a distesa. Nella tradizione classica le tematiche si riferiscono all’amore e alla morte;
  • canti sul tamburo. Al tamburo a mano, detto anche tammorra, si aggiungono strumenti folkloristici tipici;
  • canto a figliola. Intonato da un solo cantore al quale si unisce il coro dei presenti;
  • voci a figliola. Canti e balli eseguiti in feste sacre popolari.

La Paranza dell'Agro. Raffinati interpreti e cultori delle musiche popolari napoletane si caratterizzano per le personali elaborazioni delle tammurriate e delle fronne , attraverso le quali raccontano le tradizioni dell'area dell'Agro Nocerino Sarnese e zona Vesuviana, una tra le più ricche di tradizione e tra le più incontaminate dell'Italia meridionale.

Il repertorio del gruppo è caratterizzato dalle esecuzioni di voci a fronne, tammurriate, tarantelle e brani originali, utilizzando le forme ritmiche e l'uso di strumenti della tradizione popolare.

 

Ballo sul tamburo. La tammurriata è per eccellenza il ballo popolare della Campania. La danza è caratterizzata da una notevole componente di erotismo e da un linguaggio carico di simboli che rimandano alla terra, alla vita contadina, alla fecondità, al raccolto e al ses­so. La tammurriata ha una storia lunga e, come tutte le forme culturali che hanno at­traversato grandi spazi temporali, si è avvalsa di innesti, scambi, mescolamenti. La tammurriata, oggi, intesa come forma musicale, coreutica e simbolica, va analizzata in relazione alla "festa", cioè all'avvenimento collettivo che fa da involucro al fenomeno coreutico vero e proprio e che le restituisce la dignità, il valore e il fascino che sono propri del rito.

Locandina