Fondo Giovanni Volpe 2013: Un premio di laurea e uno di ricerca
Mercoledì 11 dicembre 2013, ore 12.00 - Aula Bachelet, Università degli studi di Trieste
Cerimonia di consegna dei premi di laurea e di ricerca del Fondo Volpe dell'Associazione Culturale Amici del Caffè Gambrinus per l'anno accademico 2012/2013, istituiti alla memoria del dott. Giovanni Volpe di cui quest'anno ricorre il decennale dalla scomparsa.


I riconoscimenti verranno consegnati a due laureate in giurispru- denza, Debora Falconer e Sophia Nussio: la prima sta facendo praticantato in uno studio notarile, la seconda in uno studio legale.
Debora Falconer sarà premiata per una tesi su Le fusioni transfrontaliere. Il tema riguarda operazioni che permettono a società soggette alla legislazione di Stati diversi di fondersi senza che il loro scioglimento comporti la liquidazione delle stesse ma il trasferimento del loro intero patrimonio alla società costituita per effetto della fusione.
Dette azioni consentono alle società di aumentare la competitività internazionale, di migliorare la produttività e scegliere la legge applicabile senza essere costrette a costituire una nuova società.
I vari interventi della Corte di Giustizia e la Decima direttiva societaria europea hanno riconosciuto la libertà di stabilimento alle imprese e rimosso gli ostacoli che in passato impedivano la realizzazione di operazioni transfrontaliere soprattutto nella diversità tra le varie normative nazionali, tra l'altro sempre troppo restrittive. La direttiva 2005/56/CE ha, infatti, imposto norme uniformi in materia, con particolare riferimento alla tutela dei soggetti più deboli coinvolti nell'operazione, quali i soci di minoranza, i creditori e soprattutto i lavoratori con un coinvolgimento degli stessi nella società risultante dalla fusione.
Sophia Nussio si è laureata con una tesi su Corruzione tra privati nella legislazione vigente e prospettive di riforma. Il progetto di ricerca è volto all'analisi delle norme introdotte con la recente legge n.190 del 2012, riguardante la prevenzione e repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione. Tale legge si caratterizza per un inasprimento delle sanzioni; viene ampliata la responsabilità penale e introdotte nuove figure di reato come l'induzione indebita a dare o promettere utilità, il traffico di influenze illecite e la corruzione tra privati.
Obiettivo della ricerca, inoltre, è quello di una riflessione sulla disciplina in vigore in Italia rilevandone le criticità, di monitorare le circostanze tenendo conto anche dell'impegno della comunità europea ed internazionale attraverso un'analisi delle due principali fonti sovranazionali in materia: la Decisione Quadro del 2003 e la Convenzione ONU di Merida del 2009.
La riforma dei delitti di corruzione, da poco entrata in vigore è già oggetto di molte critiche per i punti oscuri che presenta, tanto da essere considerata da molti esperti un'occasione mancata dal legislatore di adeguamento alle fonti internazionali.
Il Fondo Giovanni Volpe, costituito dall'Associazione Amici del Caffè Gambrinus vuole onorare la memoria del dott. Volpe, con premi, borse di studio e interventi di carattere sociale.
Giovanni Volpe, di cui quest'anno ricorre il decennale della morte, fu funzionario di Polizia prima e Viceprefetto poi. Nel corso della sua lunga attività si adoperò costantemente per la pacifica convivenza tra le diverse culture ed etnie. Chiunque abbia avuto modo di conoscerlo e di lavorare con lui ricorda ancora oggi il suo costante operato, sia come uomo dello Stato sia come cristiano attivo nella comunità, a favore dei cittadini, come pure la sua professionalità, umanità e tolleranza.
Invito alla cerimonia
Rassegna stampa e foto dell'evento
Debora Falconer sarà premiata per una tesi su Le fusioni transfrontaliere. Il tema riguarda operazioni che permettono a società soggette alla legislazione di Stati diversi di fondersi senza che il loro scioglimento comporti la liquidazione delle stesse ma il trasferimento del loro intero patrimonio alla società costituita per effetto della fusione.
Dette azioni consentono alle società di aumentare la competitività internazionale, di migliorare la produttività e scegliere la legge applicabile senza essere costrette a costituire una nuova società.
I vari interventi della Corte di Giustizia e la Decima direttiva societaria europea hanno riconosciuto la libertà di stabilimento alle imprese e rimosso gli ostacoli che in passato impedivano la realizzazione di operazioni transfrontaliere soprattutto nella diversità tra le varie normative nazionali, tra l'altro sempre troppo restrittive. La direttiva 2005/56/CE ha, infatti, imposto norme uniformi in materia, con particolare riferimento alla tutela dei soggetti più deboli coinvolti nell'operazione, quali i soci di minoranza, i creditori e soprattutto i lavoratori con un coinvolgimento degli stessi nella società risultante dalla fusione.
Sophia Nussio si è laureata con una tesi su Corruzione tra privati nella legislazione vigente e prospettive di riforma. Il progetto di ricerca è volto all'analisi delle norme introdotte con la recente legge n.190 del 2012, riguardante la prevenzione e repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione. Tale legge si caratterizza per un inasprimento delle sanzioni; viene ampliata la responsabilità penale e introdotte nuove figure di reato come l'induzione indebita a dare o promettere utilità, il traffico di influenze illecite e la corruzione tra privati.
Obiettivo della ricerca, inoltre, è quello di una riflessione sulla disciplina in vigore in Italia rilevandone le criticità, di monitorare le circostanze tenendo conto anche dell'impegno della comunità europea ed internazionale attraverso un'analisi delle due principali fonti sovranazionali in materia: la Decisione Quadro del 2003 e la Convenzione ONU di Merida del 2009.
La riforma dei delitti di corruzione, da poco entrata in vigore è già oggetto di molte critiche per i punti oscuri che presenta, tanto da essere considerata da molti esperti un'occasione mancata dal legislatore di adeguamento alle fonti internazionali.
Il Fondo Giovanni Volpe, costituito dall'Associazione Amici del Caffè Gambrinus vuole onorare la memoria del dott. Volpe, con premi, borse di studio e interventi di carattere sociale.
Giovanni Volpe, di cui quest'anno ricorre il decennale della morte, fu funzionario di Polizia prima e Viceprefetto poi. Nel corso della sua lunga attività si adoperò costantemente per la pacifica convivenza tra le diverse culture ed etnie. Chiunque abbia avuto modo di conoscerlo e di lavorare con lui ricorda ancora oggi il suo costante operato, sia come uomo dello Stato sia come cristiano attivo nella comunità, a favore dei cittadini, come pure la sua professionalità, umanità e tolleranza.
Invito alla cerimonia
Rassegna stampa e foto dell'evento