Fondo Giovanni Volpe 2015: Un premio di ricerca alla Dott.ssa Ippolita Chiariello
Mercoledì 9 dicembre 2015, ore 11.30 - Università degli Studi di Trieste - sala Atti - piazzale Europa, 1 - edificio centrale
dr.ssa Ippolita Chiariello,
La tutela giuridica della proprietà intellettuale nell'era di Internet

Immaginate di essere autori di un’opera pubblicata online e di scoprire che il vostro lavoro è stato rubato o modificato da qualcuno che si spaccia per l’autore. Come reagireste? È propria questa la questione affrontata da Ippolita Chiariello, laureata in giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Trieste, nella sua tesi dal titolo: La tutela del diritto d’autore nella rete. Analisi comparata dei principali sistemi di tutela del diritto d’autore e nuove condotte offensive nella società dell'informazione.
Partendo dal presupposto che la violazione del copyright e il reato di furto sono equiparabili, la dott.ssa Chiariello descrive le modalità, legali e non, con cui è possibile fruire o appropriarsi su internet delle varie opere protette da diritto d'autore e dei relativi file (per esempio libri, musica, foto), utilizzando sistemi "peer to peer".
Nell'era di internet, l'opera creativa non può più essere concepita come un oggetto statico e materiale, la cui riproduzione e diffusione sono facilmente controllabili. È pertanto essenziale ridefinire, soprattutto a livello legislativo, il concetto di "accesso all'opera tutelata dal diritto d'autore" e, a livello negoziale, la relazione tra autore e fruitore, per migliorare i rimedi legislativi messi a punto per contrastare le violazioni.
Il Fondo Giovanni Volpe, costituito dall'Associazione Amici del Caffè Gambrinus, vuole onorare la memoria del dott. Volpe, con premi borse di e interventi di carattere sociali.
Giovanni Volpe, di cui quest'anno ricorre l’undicesimo anniversario della morte, fu funzionario di Polizia prima e Viceprefetto poi. Nel corso della sua lunga attività si adoperò costantemente per la pacifica convivenza tra le diverse culture ed etnie. Chiunque abbia avuto modo di conoscerlo e di lavorare con lui ricorda ancora oggi il suo costante comportamento, sia come uomo dello Stato sia come cristiano attivo nella comunità a favore dei cittadini, sia per la sua professionalità ricca di umanità e tolleranza.